Caduta capelli donne: il parto

Caduta capelli donne: il parto

0 By Giorgia Sammarco

Perdere i capelli è un problema tanto degli uomini quanto delle donne, che ne sono colpite in particolari momenti della loro vita. Uno di questi momenti è il periodo che segue il parto, durante il quale molte neo mamme registrano un’anomala caduta dei capelli, definita defluvium post-partum. Il fenomeno è abbastanza normale e, a differenza di altre situazioni che causano la perdita dei capelli, poco preoccupante. Esso si verifica dopo circa 3 – 4 mesi dalla nascita del bebè e, normalmente, si risolve da solo dopo alcuni mesi. La perdita di capelli è più evidente nella zona frontale e nelle regioni temporali. Si manifesta maggiormente a partire dalla seconda gravidanza in poi.

Cause caduta capelli donne post parto

La ragione principale della caduta dei capelli dopo il parto è legata agli ormoni. Durante la gravidanza la presenza di estrogeni nel sangue è elevata. Questi ormoni favoriscono un allungamento del ciclo di vita del capello. Le gestanti durante la gravidanza si ritrovano pertanto con una capigliatura molto più folta (fino al 10% in più). Tutto ciò però non è destinato a durare. Subito dopo il parto questo ormone subisce una brusca battuta d’arresto, portando alla caduta di una parte considerevole di capelli. Il fenomeno può essere più marcato in presenza di un trauma post-parto, perdite ematiche e diminuzione dei livelli proteici nel plasma.

Esiste anche un’altra situazione legata alla gravidanza che può favorire la caduta dei capelli: la presenza di carenze nutrizionali. In questa fase delicata della vita di una donna, si può incorrere con estrema facilità in squilibri alimentari. Essi in generale non sono mai positivi per preservare la salute dei capelli. Durante la gravidanza eventuali carenze alimentari si uniscono agli scompensi ormonali, amplificando il problema e rendendolo più difficilmente risolvibile.

Rimedi caduta capelli donne post parto

Nella maggior parte dei casi la caduta anomala dei capelli termina dopo alcuni mesi senza necessità di intervenire. E’ comunque molto rilevante lo stato di salute iniziale dei capelli. Se i capelli sono già in cattivo stato prima della gravidanza, il recupero potrebbe essere più faticoso e potrebbe richiedere un intervento esterno. Nei casi più gravi e di lunga durata, è consigliabile rivolgersi ad un tricologo, che potrà suggerire un trattamento adeguato.

Normalmente i trattamenti consigliati non sono invasivi. Essi non si basano sull’assunzione di farmaci, che è sempre meglio evitare mentre si è in fase di allattamento. Il tricologo può consigliare cosmetici dall’azione rinforzante e nutriente. Lo scopo di questi prodotti sarà quello di stimolare la circolazione sanguigna, rimettendo in sesto i follicoli piliferi. Molto importante è anche il massaggio del cuoio capelluto. Esso può essere effettuato manualmente, oppure ricorrendo a trattamenti come l’alta frequenza o il laser. Questi ultimi rimedi è però bene considerarli solo in casi estremi, quando cioè dopo svariati mesi i capelli continuano a cadere.