Mineralogramma del capello: che cos’è e a che serve

Mineralogramma del capello: che cos’è e a che serve

0 By Giorgia Sammarco

Il mineralogramma del capello è un test del capello che permette di determinare la quantità di minerali in esso contenuti. Con questo esame si può rilevare l’eventuale carenza di sostanze necessarie per il benessere del capello o di sostanze per esso nocive.

Come avviene il mineralogramma dei capelli

Il mineralogramma  viene effettuato bruciando una ciocca di capelli prelevata dalla nuca. Le ceneri vengono analizzate con uno spettrofotometro di massa ad assorbimento atomico. I risultati possono variare a seconda di alcuni parametri che chi analizza le ceneri deve tenere in considerazione. Questi parametri prevedono che:

  • i capelli molto scuri contengono più rame;
  • i capelli neri contengono più magnesio;
  • nei capelli castani contengono più piombo;
  • i capelli rossi contengono più ferro;
  • i capelli biondi contengono meno zinco rispetto;
  • i capelli delle donne contengono più rame, magnesio, cobalto e nichel;
  • i capelli bianchi contengono meno rame e manganese.

A cosa serve il mineralogramma dei capelli

Il mineralogramma del capello è un test che viene fatto per rilevare eventuali anomalie, che possono eventualmente condurre anche ad una perdita dei capelli sia negli uomini che nelle donne.

Il mineralogramma è un test usato non solo per determinare lo stato di salute dei capelli, ma anche per rilevare eventuali anomalie mediche. I minerali infatti restano intrappolati nel capello durante tutto il suo ciclo vitale e rispecchiano tutte le abitudini, buone o cattive, che assumiamo. Il mineralogramma del capello pertanto è un esame che viene spesso prescritto in associazione con le analisi del sangue. Considerato che i capelli crescono di circa un centimetro al mese, esaminando un campione di un centimetro si sarà in grado di ricostruire le proprie abitudini di vita del mese precedente, mentre esaminandone uno di cinque centimetri, si sarà in grado di tornare indietro nel tempo di ben cinque mesi.

Nello specifico questo test può evidenziare:

  • la carenza di oligoelementi, da compensare con un’alimentazione più bilanciata;
  • la presenza anomala di radicali liberi a causa di una produzione eccessiva di sebo, stress o cattiva alimentazione;
  • una presenza anomala di piombo, come conseguenza dell’inquinamento atmosferico;
  • una presenza anomala di tossine dovute all’abitudine di fumare.